Opportunità in vista dopo l’epoca dei bassi tassi di insolvenza
Uno dei tratti distintivi dell’attuale contesto di mercato sono le numerose problematiche macro che potrebbero influenzare i fondamentali del credito in futuro.
Una combinazione di fattori di mercato sta influenzando congiuntamente il mercato immobiliare europeo:
Nel complesso, questi fattori stanno creando un divario sempre più ampio tra la crescente domanda di immobili costruiti pensando al futuro e la riduzione permanente del debito bancario per finanziare l’offerta di questi immobili. Questo deficit di finanziamento rappresenta un’opportunità che consente ai fornitori esperti di debito alternativo di finanziare la prossima generazione di immobili europei.
Gli impegni europei per l’azzeramento delle emissioni stanno stimolando la domanda di immobili di qualità conformi alle prospettive di decarbonizzazione per il 2030 e il 2050. Poiché il settore immobiliare rappresenta il 39% delle emissioni totali di CO2 e il 36% dell’utilizzo di energia1, sarà fortemente influenzato da questi obiettivi, in particolare attraverso la domanda dei locatari e degli investitori.
Dal punto di vista dell’offerta europea, solo il 17% circa delle strutture istituzionali esistenti rientra nelle classi EPC A e B, la soglia minima necessaria per soddisfare i futuri requisiti di sostenibilità. Si stima che siano necessari 40 miliardi di euro all’anno per riqualificare gli edifici con classi più basse, oltre ai nuovi sviluppi necessari per soddisfare la domanda di immobili conformi prevista per il 2050.
Prevediamo l’emergere di opportunità di finanziamento in tutte le tipologie di capitale. Le considerazioni ESG rendono la ristrutturazione sempre più importante, insieme alla riqualificazione e alle nuove costruzioni, per via dell’impatto delle emissioni di CO2 generate dalle strutture esistenti. Tuttavia, gran parte del patrimonio immobiliare più vecchio e di scarsa qualità (classificato EPC E o inferiore) diventerà obsoleto.
I vincoli normativi imposti alle banche rendono necessario che le soluzioni di finanziamento vengano offerte sempre più spesso da altri operatori di mercato.
Le banche, che dominano i mercati europei dei prestiti, detengono oltre l’85% di tutti i prestiti immobiliari in Europa, a fronte di fonti di capitale molto più diversificate negli Stati Uniti (Figura 2, scala di sinistra). Tuttavia, la capacità di queste banche di erogare finanziamenti è più limitata che mai.
Il deficit di finanziamento emerso in Europa dopo la crisi finanziaria è stato ulteriormente aggravato da fattori normativi e creditizi.
I finanziatori alternativi hanno fatto il loro ingresso nei mercati europei del credito immobiliare dopo la crisi finanziaria globale e ora rappresentano una parte fondamentale del mercato dei finanziamenti. Tuttavia, è evidente che occorre una crescita significativa del debito privato per soddisfare la domanda nel prossimo decennio e negli anni successivi.
Sono necessari investimenti significativi per contrastare le emissioni di anidride carbonica e sostenere le politiche in atto per combatterle; il settore immobiliare ha un ruolo importante da svolgere nel raggiungimento degli obiettivi net-zero. In futuro, un ambiente edilizio ecosostenibile avrà bisogno di nuovi capitali per i progetti di sviluppo e di ristrutturazione. Tutti questi fattori stanno sostenendo la domanda del debito immobiliare europeo e confermano l’opportunità di investire in soluzioni in grado di soddisfare le esigenze future del settore immobiliare commerciale europeo.
1. Fonte: INREV
Le forze di mercato hanno creato un ambiente di incertezza in cui gli investitori cercano di vedere i rischi nascosti e le fragilità dei mercati dei capitali.
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Uno dei tratti distintivi dell’attuale contesto di mercato sono le numerose problematiche macro che potrebbero influenzare i fondamentali del credito in futuro.
I finanziatori di mezzanino hanno una posizione privilegiata per “colmare il divario” nella struttura del capitale tra il debito senior e i conferimenti di capitale.